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Un bicchiere di cocktail colorato con una fetta di limone e una foglia di menta

23/11/18

A ogni cocktail il suo bicchiere!

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Preparare un cocktail richiede non solo il giusto mix di ingredienti, dalla base alcolica agli aromi, ma anche un bicchiere che ne sappia valorizzare le caratteristiche. In base alla forma e alla dimensione, i bicchieri sono infatti in grado di esaltare il profumo più o meno intenso del prodotto, così come possono modificarne il sapore a seconda di quanto lo fanno arieggiare.

Poiché l’occhio vuole la sua parte, la scelta del giusto bicchiere è anche indice di senso estetico e cura del particolare ed è indispensabile sapere quale utilizzare in base allo scopo per il quale viene realizzato il drink, dall'aperitivo al dopocena.

A OGNI BICCHIERE IL SUO COCKTAIL

Generalmente i bicchieri da cocktail sono da 50, 75, 125, 250 ml e ne esistono alcune tipologie di cui non è proprio possibile fare a meno.
Si tratta dei “fondamentali”: tumbler basso, highball, coppa Martini, flute, calice, collins, ballon.

  • • Tumbler basso: detto anche Old Fashioned è il bicchiere più versatile ed è indicato per servire cocktail ad alta gradazione alcolica e dal sapore intenso, serviti on the rocks con cubetti di ghiaccio. Ne è un esempio il Builder, un cocktail leggermente agrumato realizzato con Chinò Sanpellegrino, lime, succo d’arancia e sakè;
  • • Highball: bicchiere cilindrico di tipo tumbler, è particolarmente indicato per i long drinks. Perfetto da servire in questa tipologia di bicchiere è per esempio il Raisin Bit di Bibite Sanpellegrino, l’aperitivo ideale da servire nella stagione autunno/inverno e caratterizzato dal mix tra Bitter, Passito e Chinò;
  • • Coppa Martini: è uno dei grandi classici e prende il nome dall’omonimo cocktail. Si tratta di una coppa a forma di “V” che poggia su un lungo stelo e permette così di tenere il bicchiere senza influenzare la temperatura del drink. Un cocktail perfetto da servire in questa tipologia di bicchiere è l’Aviation Lemon, un grande classico rivisitato con Limonata Sanpellegrino mixata a succo di lime, London Dry Gin e liquore alla violetta, da consumare in qualsiasi stagione;

• Flûte: di forma allungata e dal gambo sottile, è il bicchiere per eccellenza in cui servire champagne e spumante, poiché grazie alla sua forma favorisce la risalita delle bolle e prolunga l’effervescenza del drink. Un classico da servire in questo bicchiere è il Mimosa Orange, in cui lo champagne viene affiancato dall’Aranciata Sanpellegrino per un mix sorprendente, fresco e dal retrogusto agrumato;

  • • Calice: generalmente utilizzato per servire vino, grazie alla forma larga in basso e stretta in alto che permette di convogliare verso il naso i profumi che si liberano dalla parte più panciuta, questo bicchiere viene spesso usato anche per servire cocktail come il Vanilla Tonic di Bibite Sanpellegrino. Realizzato con succo di lime, sciroppo alla vaniglia e Old Tonic, questo cocktail è perfetto da consumare come aperitivo;
  • • Collins: bicchiere di tipo tumbler alto e stretto utilizzato per servire drink miscelati come il Tom Collins, da cui prende il nome, o il Mojito. La Cedrata di Sanpellegrino è perfetta da servire in questo bicchiere per un aperitivo stagionale dal caratteristico nome di White Rose e da miscelare con succo di limone, mediterranean syrup (rosmarino, timo, salvia), Gin e bianco d’uovo;
  • • Ballon: conosciuto idealmente per la degustazione di brandy e cognac, le proposta di Bibite Sanpellegrino per l’utilizzo di questo bicchiere è il cocktail Nel ballon come un Barolo, in quanto perfetto per contenere il Chinò Sanpellegrino da accompagnare con scorza di arancia e una spruzzata di whisky Ardbeg.