TOP 10 STREET FOOD MONDIALE: ITALIA AL QUINTO POSTO CON PALERMO
Tra le cose che parlano della cultura di un posto, c’è senza dubbio il cibo, che diventa parte integrante di un viaggio. Lo street food infatti è la scelta perfetta per un viaggiatore curioso che vuole assaggiare più pietanze possibili e fare uno zoom sui dettagli delle tradizioni di un territorio. Forbes riporta la classifica delle migliori 10 città del mondo, per quanto riguarda lo street food, e l'Italia è entrata in classifica solamente con la città di Palermo.
All’ultimo posto si colloca l’isola del Belize Ambergris Caye famosa per interessanti bancarelle di street food, a seguire Bruxelles, poi Città del Messico, Istanbul e Ho Chi Minh in Vietnam. Il primato è detenuto dal sud-est asiatico, infatti al primo e secondo posto ci sono le città Bangkok e Singapore che si distinguono per l’ineguagliabile varietà di cibi dai noodles al pollo al curry, dalla torta di carote fritta fino a cavallette e coleotteri.
Al quarto posto sono le città Penang e Marrakech, la prima è il capoluogo gastronomico della Malesia, mentre la seconda dallo stile “street” è la città dai mille colori e sapori, piatto simbolo: il cous cous declinato in tutte le salse.
Al quinto posto Palermo, una città che ha ampia varietà di street food come le arancine, la frittola (interiora di vitello), il panino ca’ meusa (panino con la milza), le panelle (frittelle di farina di ceci), la pollanca (pannocchia) e tanti altri cibi che fanno venire l’acquolina in bocca al solo pensiero. Ma noi con la classifica non siamo pienamente d'accordo, perchè di certo non è l’unica città in Italia ad avere un interessante patrimonio di street food; ogni regione ha il suo cibo di strada degno di nota. Ecco una carrellata dei cibi che non potevamo proprio fare a meno di parlare e voi quale preferite? Noi abbiamo deciso di partire dalla Campania con un’icona dello street food: la “pizza a portafoglio” chiamata così perché piegata su se stessa come se fosse un portafoglio, è uno spuntino comodo e pratico da mangiare per strada, insieme a tanti altri sfizi come fiori di zucca in pastella, frittatina di pasta, e crocchè di patate fino ad arrivare alle dolci graffe. Continuiamo con la Puglia che si fa notare con le sue squisitezze culinarie come: la puccia (un tipico pane da farcire a proprio piacimento), le bombette (involtini di carne), i turcinieddi (involtini di interiora), i panzerotti, per finire poi con l’emblema della Puglia, ossia il pasticciotto. Se ci troviamo nel Lazio poi, non possiamo resistere al panino con la porchetta, ai supplì e alla pizza bianca, allo stesso modo in Toscana è difficile non assaggiare almeno una di queste tre cose il panino con il lampredotto, la trippa e il fritto misto livornese. In Emilia Romagna invece è un must provare tigella, gnocco fritto e piadina, non da meno la Lombardia con gli sciatt (frittelle di grano saraceno) tipici della Valtellina e i gustosi mondeghili (polpette preparate con gli avanzi del bollito). Così ogni regione d’Italia ha diverse tipicità in veste street food che raccontano l’anima di un territorio ed è come dare un morso ai diversi luoghi e scoprirli a un livello più profondo. Quindi nulla togliere alla generosa Palermo in fatto di tradizioni culinarie, ma il Bel Paese è così ricco di street food regionale che dover scegliere è davvero un’ardua impresa e ancor di più stilare una classifica. E voi cosa ne pensate?