20/10/21
Fine Dining Lovers Food for Thought Award tra i premi di S.Pellegrino Young Chef Academy 2021
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Sale la tensione con l’avvicinarsi della Grand Finale di S.Pellegrino Young Chef Academy 2021, la più grande celebrazione al mondo dedicata al gusto e alla creatività, che si terrà a Milano dal 28 al 30 ottobre 2021.
Nei premi assegnati in questa quarta edizione si rispecchia particolarmente l’impegno di S.Pellegrino nel sostenere i più talentuosi young chef che provengono da ogni parte del mondo e che meritano di essere premiati. Un supporto che S.Pellegrino ha dimostrato anche in occasione della pubblicazione del Cookbook di S.Pellegrino Young Chef Academy, la raccolta scaricabile dal sito di Fine Dining Lovers con le gustose ricette proprio dei finalisti regionali di S.Pellegrino Young Chef Academy 2021 e quindi anche del Fine Dining Lovers Food for Thought Award.
Il valore dell’impegno di S.Pellegrino Young Chef Academy, inoltre, è stato raccontato insieme ai suoi protagonisti anche in occasione del prestigioso congresso sponsorizzato da S.Pellegrino e Acqua Panna Identità Golose 2021, che si è tenuto a Milano dal 25 al 27 settembre.
Fine Dining Lovers Food for Thought Award tra i premi della Grand Finale
Uno dei tanti premi consegnati in occasione della Grand Finale di S.Pellegrino Young Chef è il Fine Dining Lovers Food for Thought Award e sarà assegnato al giovane young chef che sa rappresentare al meglio la propria filosofia personale nel proprio signature dish.
Il vincitore sarà scelto dai lettori di Fine Dining Lovers, il magazine digitale per gli amanti del cibo. Possono votare online dalle 9:00 (GMT) del 1 settembre alle 9:00 (GMT) del 24 ottobre 2021 cliccando qui e scegliendo tra i 12 finalisti selezionati durante le rispettive finali regionali di S.Pellegrino Young Chef.
Antonio Romano per Italia e Sud Est Europa
I finalisti regionali del Fine Dining Lovers Food for Thought Award arrivano da tutto il mondo, Italia compresa, rappresentata da Antonio Romano, executive chef al ristorante Castello di Fighine, Siena.
Il vincitore per la regione Italia & Sud Est Europa è candidato con il signature dish 'Rome expressed itself’. da cui ha tratto ispirazione proprio dall’antica Roma: “Ho studiato con attenzione il modo in cui venivano usati i datteri e le spezie, cercando di riutilizzarli in modo nuovo” ha dichiarato Antonio Romano
Gli altri finalisti
Ecco chi sono invece gli altri finalisti con i loro signature dish, piatti che spiegano bene perché ciascuno di loro meriterebbe di vincere questo premio internazionale.
Ingrid Gonçalves, vincitrice del Premio FDL per l’area della Grande Cina, ha dato un senso alla sua costata di manzo dal nome ‘Between the Flavours’’ interpretando il principio della gastronomia con fuoco, fumo, natura e culture diverse in ogni singolo elemento del suo piatto.
Karan Upmanyu, rappresentante dell’Asia, ha creato un piatto con la zampa di capra brasata dal nome 'Shades of the desert'. Con ingredienti resilienti e foraggiati, attingendo alla tradizione culinaria, il piatto riflette sia l’asperità sia la bellezza del deserto del Rajasthan.
L’esperienza professionale di Eliodoro Xicum nelle comunità maya gli ha fornito l’idea per il suo signature dish che rappresenta il popolo maya dello Yucatan: 'Tamal Nohoch Ná'. Mette in evidenza le tecniche, gli ingredienti e le preparazioni della popolazione indigena. Xicum è uno dei vincitori della finale per l’America latina.
Egor Makarov, vincitore della finale euro-asiatica, ha reso omaggio alle sue origini e alla cucina russa, creando qualcosa di nuovo e trendy con il suo signature dish ‘Russian Seafood’’ che mette in risalto ingredienti popolari in diverse zone della Russia.
Andrea Ravasio, vincitore per la regione iberica e il Mediterraneo, sogna con il suo signature dish ‘Peasant’s Sunday’: soprattutto “di portare le Canarie verso le persone, il mondo e il futuro."
Evens Lopez, vincitore per il Nord-Est Europa, ha usato al 100% aragosta e carciofi nel suo signature dish. “Per me, essere chef non significa solo cucinare bene; abbiamo una responsabilità ecologica e il mio piatto si basa sull’uso del prodotto nella sua interezza per produrre il minor numero di rifiuti possibili”.
Abhijit Dey, rappresentante del Pacifico, ha scelto di ripensare la flora e la fauna della Nuova Zelanda nel suo 'Horopito cured wild venison cooked over kanuka wood'. “La maggior parte del piatto rappresenta la solida cultura sostenibile delle piante autoctone e la loro crescita naturale in tutte le isole della Nuova Zelanda”.
Krzysztof Konieczny, che ha vinto la Finale Regionale dell’Europa Centrale, con il suo piatto vegetariano ‘Jerusalem Artichoke Fish’ applica alle verdure le tecniche che ha imparato cucinando la carne nel suo piatto di topinambur di pesce, purea di alloro e pastinaca e Salicornia marinata.
Marcus Gericke, rappresentante dell’Africa e del Medio Oriente, ha reso un significativo omaggio al padre chef con il suo signature dish: 'Remembrance'. “Riecheggiano le idee tramandate da mio padre, secondo cui uno chef deve puntare sulla semplicità. È il modo migliore per onorare e far sorridere il mio vecchio...”
Nicolas Fagundes Galindo, vincitore della Finale del Premio FDL per il Regno Unito e il Nord Europa, ha fuso le sue origini brasiliane con l’esperienza maturata in Irlanda in un piatto chiamato ‘Textures and Flavours of Palm and Ox’, in cui si uniscono la manualità e gli ingredienti irlandesi e le influenze tropicali brasiliane.
Per finire, lo chef Marvin Palomo, che ha vinto la finale nord-americana con il suo signature dish, 'Dungeness Crab Chowanmushi'. “Crescendo da immigrato in Canada, volevo mettere in risalto i sapori con cui sono cresciuto, usando però ingredienti locali canadesi”.
Questi e tutti gli altri chef che hanno partecipato al concorso sono stati invitati a far parte della S.Pellegrino Young Chef Academy, la piattaforma che punta a coinvolgere i giovani chef e i membri più influenti del mondo della gastronomia, avvalendosi di opportunità professionali, formative e di affiancamento. Per saperne di più.