15/04/19
Annunciata la giuria della Regione Italia e Sud Est Europa di S.Pellegrino Young Chef 2019-2020
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AGGIORNAMENTO: Scopri i vincitori della Finale Regionale di Italia & Sud Est Europa.
S.Pellegrino Young Chef 2019-2020 ha la sua giuria per la regione Italia e Sud Est Europa.
L’evento di presentazione della giuria, tenutosi a Milano presso l'hub internazionale della gastronomia Identità Golose lo scorso 15 aprile, è stata l’occasione per i molti giovani talenti della cucina presenti, potenziali iscritti a S.Pellegrino Young Chef 2019-2020, di ascoltare le testimonianze sulle esperienze personali dei vincitori e degli chef internazionali mentor delle edizioni precedenti. Testimonianze che hanno ribadito la filosofia di questo concorso, nato dalla grande passione di S.Pellegrino per la gastronomia e dalla convinzione che questa abbia un impatto positivo nella società, oltre alla sua importanza come momento di crescita professionale dei partecipanti.
Saranno sette gli chef di fama internazionale chiamati a individuare, tra i dieci finalisti regionali nominati da Alma il 7 giugno 2019, il migliore giovane talento del gruppo durante la finale regionale, prevista il 21 ottobre 2019, che accederà alla Grand Finale della competizione a ottobre 2021.
La giuria di Italia e Sud Est Europa è composta da Pino Cuttaia, due stelle Michelin del ristorante La Madia a Licata, Matias Perdomo chef uruguayano e italiano di adozione, del ristorante Contraste di Milano,
Antonia Klugmann, una stella Michelin del ristorante L’Argine a Vencò, di Dolegna del Collio in provincia di Gorizia, Marianna Vitale, una stella Michelin di Sud Ristorante a Quarto in provincia di Napoli, Janez Bratovž, di JB Restaurant a Lubiana, primo chef sloveno a entrare nella lista 51-100 di The World’s 50 Best Restaurants, Ana Grgić del Zinfandel's Restaurant di Zagabria, già giudice di MasterChef Croazia, e dalla rumena Oana Coantă, chef e patron del Bistro de l’Arte di Brasov, in Transilvania.
La giuria è composta da chef internazionali per la nuova suddivisione delle Regioni partecipanti al contest. Da 21, infatti, si è passati a 12 Regioni in cui sono suddivisi i partecipanti di tutto il mondo. Quindi l’Italia concorrerà nella finale della regione Italia e Sud Est Europa insieme a Romania, Slovenia e Croazia.
Per questa e per altre novità, S.Pellegrino Young Chef 2019-2020 promette di essere non solo emozionante, ma anche di volersi migliorare sempre di più a beneficio soprattutto dei talenti in gara.
A partire dal nuovo regolamento che riflette l’evoluzione che l’alta gastronomia sta attualmente vivendo, verso una maggiore consapevolezza del valore sociale e culturale del cibo e dei prodotti locali. I giurati dovranno così far riferimento, in modo particolare, ai tre principali criteri di valutazione - Competenze tecniche, Creatività e Filosofia personale - nel valutare il potenziale dei giovani talenti nel creare cambiamenti positivi nella società attraverso il cibo e i loro piatti originali.
Lo stesso Matteo Berti, direttore didattico di Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana incaricata di selezionare i finalisti regionali, ha spiegato l’impegno necessario per affrontare le selezioni che richiedono un lungo processo di valutazione. Berti ha anche suggerito ai giovani chef di scegliere i propri ingredienti valutandoli per le origini, studiandone il periodo di produzione, cercandone la migliore qualità e varietà. “Usare materie prime di cui ci si innamora, dopo averle studiate, è un modo per fare e trasmettere cultura” e ha aggiunto: “Tutti i giovani chef d’Italia dovrebbero partecipare al concorso, perché si tratta di un’occasione unica. Un concorso di questo tipo non esiste in tutto il mondo soprattutto per quanto riguarda i giovani”.
Lo stesso Edoardo Fumagalli, finalista italiano nel 2018 ha voluto suggerire ai partecipanti di scegliere ingredienti rappresentativi del proprio paese, ma anche identificativi della propria filosofia in cucina e ha sottolineato come tramite la competizione abbia avuto una grande opportunità di farsi conoscere e di stringere rapporti con altri chef.
Anche Davide Oldani, ospite dell’evento e mentor di Alessandro Rapisarda finalista italiano di S.Pellegrino Young Chef 2016, ha voluto ribadire l’importanza del concorso per i giovani talenti: “Ho visto da vicino, ma anche da esterno, quanto questa competizione faccia bene ai giovani chef, regalando loro opportunità davvero preziose che sicuramente avrebbero cambiato la mia carriera se fosse esistito 20 anni fa. Invece non c’era nulla di simile. S.Pellegrino Young Chef permette ai nuovi talenti di essere esposti, ma in un modo corretto, seguiti da un gruppo che mira alla qualità”.
Un altro impegno che S.Pellegrino Young Chef si è prefissato per l’edizione 2019-2020 riguarda la valorizzazione e l'incremento della presenza femminile in questa competizione. Per questo motivo è stata introdotta la regola per cui saranno incluse almeno 3 donne tra i 10 finalisti regionali e solo nel caso in cui il numero di iscritte non fosse sufficiente, i posti verranno assegnati agli uomini chef.
L’impegno di S.Pellegrino verso le donne è stato sottolineato anche da Cristina Bowerman, mentor di Paolo Griffa nell’edizione 2015. La chef ha descritto S.Pellegrino Young Chef come un “concorso democratico. Regala possibilità a chiunque perché dalla prima fase di selezioni si bada alla ricetta, all’espressione del gusto e non al sesso o alla provenienza. C’è modo di dare il meglio e di confrontarsi per potersi esprimere attraverso il cibo, poco importa essere uomini o donne”.
Anche Elizabeth Puquio Landeo, chef peruviana vincitrice del Fine Dining Lovers People’s Choice Awards 2018, ha voluto raccontare la propria esperienza definendola “formativa e incredibile e ancora oggi sento di essere l’esempio per tante donne che potrebbero e dovrebbero partecipare”.
Per questo motivo S.Pellegrino Young Chef non è solo un concorso di cucina, ma un vero e proprio progetto di futuro in cui uno dei valori fondamentali è proprio l’inclusione, di genere e di nazionalità con ben 50 Paesi rappresentati dai giovani talenti.
Dell’importanza delle proprie origini ha parlato Anthony Genovese che nel 2018 affiancò come mentore il finalista Edoardo Fumagalli. Lo chef ha raccontato di quanto sia stato importante per lui “viaggiare per il mondo e fare nuove esperienze. Mi piaceva l’idea di rivoluzionare la cucina italiana, ma ora sono più riflessivo e maturo e credo nell’importanza della propria identità, delle proprie origini. Rappresentare il proprio paese è una grande possibilità così come è grande la responsabilità di raccontarlo al meglio”.
Le parole migliori per raccontare S.Pellegrino Young Chef le ha dette Yasuhiro Fujio, eletto Young Chef 2018 “Ho viaggiato in tutto il mondo, conosciuto altri chef ed è stato fantastico! Grazie a S.Pellegrino ho potuto incontrati così tante persone e di crearmi un network di contatti che altrimenti non avrei potuto avere.”
A noi ora non resta che aspettare il 21 ottobre 2019 per scoprire quale, tra gli chef selezionati da Alma, sarà il rappresentate per Italia e Sud Est Europa che potrà accedere alla finale internazionale del 2021 dove dovrà confrontarsi con i finalisti delle altre 11 regioni in gara.